La fede ragionevole del ‘cittadino globale’. Ratzinger e lo snodo neomoderno

Abstract

La sfida che la ragione moderna ha lanciato alla fede non si è ancora conclusa. Le speculazioni kantiane rimangono provocazioni attuali sia per i credenti sia per quelli che ritengono che l’esercizio della ragione abbia poco a che fare col credere. Joseph Ratzinger, Benedetto XVI, accoglie in pieno la sfida. Il credente, secondo la sua visione filosofica, deve accogliere il motto del sapere aude. Dove la ragione presume di cogliere tutto, esprimendo una forma di dominio sul reale, la fede le ricorda i suoi limiti creaturali; quando, al contrario, ritiene di essere incapace di conoscere alcunché delle grandi domande metafisiche, essa le rammenta che non può abdicare al proprio ruolo e che non può non osare l’avventura del sapere. Il terzo millennio, ipermoderno, segnato da un’antropologia di chiara marca individualista, è alla ricerca del fondamento di un ethos condiviso da cui discendono i criteri delle scelte e i parametri degli stili di vita di una comunità. Esso non può non trarre origine dal dialogo mai concluso tra ragione e fede.

Pubblicato

2023-07-27