Il «rasoio di Ockham»: al servizio inutile della semplificazione politica
Parole chiave:
Rasoio di Ockham, Plenitudo potestatis, Potestas e auctoritas, Libertà creativaAbstract
Guglielmo d’Ockam, filosofo francescano del XIV secolo, critica la corruzione e l’avarizia nella Chiesa e nella società dell’epoca, la plenitudo potestatis, e sostiene che l’autorità politica non proviene direttamente da Dio, ma dalla volontà popolare, contrapponendosi alla visione teocratica medievale del papato. Ha ampliato il concetto di bene comune e spostato l’attenzione dal potere governativo e amministrativo al principio democratico che guida la vita in comune tramite il consenso elettivo. Questa visione rappresenta una svolta rispetto alla concezione medievale in cui l’auctoritas apparteneva ai cittadini e la potestas ai rappresentanti dello Stato. Il «rasoio di Occam», noto anche come paradigma della parsimonia, è un principio metodologico che suggerisce di scegliere la soluzione più semplice tra quelle egualmente valide per un problema, senza introdurre elementi inutili o superflui. Ha avuto un ruolo importante nell’evoluzione del pensiero moderno con Leonardo, Copernico, Keplero, Galileo, Boyle, Newton, Shakespeare, Einstein o Darwin.