Il paradigma costituzionale della sussidiarietà: spunti sul possibile ruolo del CNEL nella sua attuazione

Autori

  • Fabio G. Angelini

Abstract

Il presente lavoro intende soffermarsi sull’esistenza nella trama costituzionale di un paradigma della sussidiarietà che va oltre la riforma del Titolo V della Costituzione e che risulta tutt’ora disatteso, evidenziando altresì la necessità di rinnovare le forme e le modalità di attuazione di quest’ultimo non tanto con riferimento al sistema amministrativo (e dunque alla dimensione del fare, su cui invece molto è stato fatto sul terreno del rinnovamento dell’organizzazione e dell’azione amministrativa) quanto, in particolare, su quello della partecipazione democratica.

Il riconoscimento dell’assoluta centralità della persona e delle dinamiche dello scambio sociale quali premesse necessarie su cui si reggono tanto il sistema economico-sociale quanto quello politico implicano che il perseguimento del bene comune non possa che avvenire attraverso la cooperazione volontaria degli individui, risultando quest’ultimo l’esito degli scambi che avvengono nella sfera privata e in quella pubblica. Ciò si traduce dunque nella necessità di disegnare un contesto istituzionale che, attraverso un’effettiva partecipazione dei cittadini e delle formazioni sociali, una reale concorrenza politica, il contrasto alle asimmetrie informative e all’illusione fiscale, sia capace di orientare il comportamento dei singoli individui – singoli e associati – verso l’adozione di strategie cooperative favorendo così la convergenza tra interessi individuali ed interesse generale e permettendo, attraverso il rispetto delle regole dei processi decisionali pubblici, di trarre benefici comuni dalla volontaria cooperazione di tutti gli attori coinvolti.

Pubblicato

2024-07-15