Sul contributo della Costituzione economica alla stabilizzazione democratica
Abstract
Il presente lavoro intende soffermarsi su quei processi di “deconsolidamento” della democrazia che, negli ultimi anni, hanno interessato il continente europeo e, in parte, quello nordamericano con l’obiettivo di evidenziare come le regressioni sul fronte della pratica costituzionale siano in parte il risultato di un’eccessiva conflittualità tra potere economico e potere politico.
Tale conflittualità, da un lato, danneggia i meccanismi di funzionamento delle cosiddette democrazie stabilizzate e, dall’altro, finisce per alimentare una concezione eccessivamente limitata della sovranità popolare, inconciliabile con lo Stato di democrazia pluralista.
Obiettivo del presente lavoro è dunque introdurre il lettore a quel filone di studi noto come teoria economica della Costituzione, suggerendo di ritrovare proprio nella Costituzione economica dello Stato democratico sociale l’ambito all’interno del quale riconciliare politica ed economia, riconoscendo l’interdipendenza funzionale tra ordinamento giuridico ed economico e proponendo una diversa lettura del rapporto tra diritto ed economia secondo la prospettiva del costituzionalismo economico.