Fede, autorità, verità: in discussione con Joseph Ratzinger
Abstract
La teologia biblica di Joseph Ratzinger, prima e dopo la sua salita al soglio pontificio, riflette la condizione dell’uomo di pensiero che ha sempre amato il confronto con i grandi problemi del nostro tempo, a cominciare dagli anni del Concilio Vaticano II. Ratzinger ha cercato di ricucire la ferita che separa la fede religiosa e la cultura moderna, evitando di disperdere un intero patrimonio che andava declinando tra sordità e sospetti. Per questo suo lungo tirocinio non gli sono state risparmiate aspre polemiche e incomprensioni. Non ha nascosto l’imbarazzo di una teologia che nessuno ascolta, o è disposto a discutere con la passione necessaria. Ma nonostante questi limiti il suo magistero resta fondamentale per quanto ha saputo dire su alcuni nodi cruciali di questo passaggio d’epoca: il rapporto tra le chiese del mondo, i limiti della teologia della liberazione, il silenzio di Dio nei lager, fino al pronunciamento di Ratisbona. Questo saggio ne discute i punti essenziali (fede, verità, autorità) e si mette in discussione con l’intero pensiero di Benedetto XVI, riconoscendone la complessità e la grandezza.